INTERCLUB REGIONALE DEL 24/11/2024 A PARMA
Le persone si sono confrontate nella “Comunità” sottolineando:
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l’importanza di superare la vergogna raccontando il proprio cambiamento fuori dal CLUB
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la forza del Club nell’insegnare l’ascolto facilitando così l’apertura e l’accoglienza degli altri
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il Club come catalizzatore delle energie per il cambiamento: aiuto allo smettere di bere e della ripresa delle relazioni familiari/amicali/lavoro…
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la consapevolezza della forza delle relazioni per lasciare la dipendenza – nel Club- e intensificarle con le istituzioni per testimoniare la nostra Mission nella Comunità
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l’importanza del silenzio lasciando il tempo necessario all’altro per esprimersi – spesso dietro a un “tutto bene” c’è molto altro
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l’attesa anche nel silenzio senza forzare lasciando lo spazio ed il tempo che la persona scelga la strada da fare
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Valentino ha detto che ciascuno di noi può cambiare il proprio modo di pensare e di agire raccontando di come ha scelto un atteggiamento di umiltà quando aveva raggiunto l’apice della sua carriera professionale anche grazie al percorso nel Club come S.I.
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e ci spiega come facilmente vengano utilizzate le parole felicità e gioia con la stessa accezione e in realtà quanto siano diverse: la Felicità è legata a un qualcosa che succede e attiva questo stato, la Gioia è dentro di noi e dobbiamo coltivarla e farla crescere ed è sempre presente anche nelle difficoltà
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come la difficoltà ci ha aiutato a scoprire dei doni, delle risorse, dei talenti che avevamo e non lo sapevamo e di questo dobbiamo essere grati e orgogliosi
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l’aiuto del Club per trasformare una vita disastrata in una vita che vale la pena di vivere, e per questo è fondamentale il nostro impegno per portare la comunità dove viviamo a conoscenza di questa possibilità
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il rischio che il Club in alcune serate cada in chiacchiere da bar mettendo in difficoltà chi è in un momento di fragilità e non si sente autorizzato a parlare del suo stare favorendone il disagio interiore e il possibile allontanamento dal Club stesso
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la possibilità e il dovere di impegnarci di più nelle attività del Club e dell’ ACAT
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essere accoglienti, aperti , e partecipi ai tavoli di lavoro della e nella Comunità per costruire il bene comune assieme a chi ha i nostri stessi obbiettivi
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il Club come luogo di protetto per liberare sentimenti ed emozioni prorompenti e recupero della capacità di gestirli in modo diverso tale da non esserne travolti
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come il dialogo e la collaborazione fattiva tra ACAT presenti in uno stesso territorio sono fondamentali per essere incisivi e credibili verso la comunità e le Istituzioni;
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ma permette anche di avere il racconto di come altri hanno attraversato e superato o no momenti di difficoltà simili ai tuoi
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come quando ci rapportiamo agli altri dobbiamo avere chiaro in quale area siamo per utilizzare il linguaggio giusto – madre/padre, uomo/donna, …
OBIETTIVI E PICCOLI IMPEGNI DA REALIZZARE ENTRO 6 MESI:
• RICONOSCERE E TROVARE LA GIOIA
• COSA VUOL DIRE ESSERE MOGLIE MADRE FIGLIO DI… IMPARARE PARLARE
NEL RUOLO CHE SIAMO/ ABBIAMO IN QUEL MOMENTO, ECCO PERCHE’ E’
IMPORTANTE LA PRESENZA DI TUTTI: MADRI PADRI FIGLI MOGLI MARITI
NONNI NONNE SORELLE FRATELLI….
• USARE IL LINGUAGGIO ADEGUATO AL MOMENTO E ALL’AREA
• CHIEDERE SCUSA, MI DISPIACE A CHI ABBIAMO FATTO DEL MALE/ DEI
TORTI
• CONDIVIDERE CON I FIGLI PARLANDO DEL PROPRIO VISSUTO
• DIALOGO UOMO/DONNA
• ORGANIZZARE UN INCONTRO CON I MEDICI
• UNA GIORNATA “AT TOLT AL PAN ?” COSA VUOL DIRE SONO MOGLIE
• UNA GIORNATA “COSA SIGNIFICA ESSERE SONO FIGLIO ”
• UNA GIORNATA “COSA VUOL DIRE ESSERE MAMMA E BABBO - INCONTRI
TRA PARI IN COMUNITA’ NELLA COMUNITA’
CONSIDERAZIONI CDS MODENA 2024
Questo corso ha spostato il mio sguardo, mi ha aiutato a mettermi in discussione e superare il termine dipendenza per cominciare a pensare in termini di interdipendenza, tutte le certezze che mi accompagnavano il primo giorno, si sgretolano, lasciando spazio a nuove percezioni e questo mi fa stare meglio, mi mette in una posizione diversa.
Ho capito che le relazioni sono anche responsabilità, garanzia di esserci per l’altro come base sicura e che il confronto con gli altri mi insegna che bisogna guardarsi dentro, ascoltare le proprie emozioni e comunicarle. Comunicare la paura di essere felice ed anche quella di essere vita, la paura di perdere il controllo di sé e di essere coinvolto emotivamente. Dopo un iniziale imbarazzo ho avvertito una piacevole sensazione di leggerezza, perché sono riuscita a liberami di pesi emotivi e adesso sento la necessità di rivedere alcuni parametri della mia esistenza. Le mie emozioni le sento rinate ed è una stupenda sensazione, forte e toccante. Non credevo di provare emozioni così forti. Ho avuto diverse turbolenze che invece di bloccarmi mi hanno dato forza e consapevolezza e questa esperienza mi sta dando energia e sta rafforzando il mio carattere. Cerco di preparami, di trovare quella pace e quella consapevolezza indispensabili ad accogliere senza pregiudizio. So di non sono sola perché ho fatto l’esperienza di ascoltare ed essere ascoltata all’interno del gruppo, in cui posso riconoscere attraverso gli altri il mio sé e in cui della mia diversità posso farne un punto di forza.
Ho capito che la forza del cambiamento non è solo figlia del ragionamento ma anche della mia disponibilità a sacrificare una parte di me, il bello della vita sono il cambiamento e la trasformazione e bisogna saper, voler e poter guardare avanti oltre le proprie problematiche. Il viaggio può essere turbolento come la nave in mezzo alla burrasca ma con un buon equipaggio si possono passare tante intemperie.
Questo corso ha risvegliato in me parole dimenticate: accettazione, consapevolezza, turbolenze, relazioni, andare oltre e mi ha dato nuove aspettative per me stesso e per la mia famiglia. Ho perso quel qualcosa che mi aveva limitato nell’approccio alle persone care della mia vita e ho visto nelle persone buone relazioni. Ho incontrato bella gente che mi ha fatto aprire gli occhi anche sul mondo che mi circonda.
Non è stata immediata la scelta di partecipare al corso ma se sono qui ora è perché è stata più forte l’esigenza di rinnovare in me stessa la certezza del “fino ai fiori!”
Dopo tutte queste riflessioni, emozioni e cambiamenti ho capito che l’intruso in questo corso non ero io ma “l’alcol in me” e che grazie ad una buona consapevolezza unita ad una stabilità emotiva sufficiente posso affrontare situazioni sociali difficili da sostenere per una persona sobria, e grazie al corso ho consolidato la mia resistenza nell’aderire alle mie scelte devianti dalla società.
Il desiderio di conoscere meglio i Club. Un’entità nuova con tutta da scoprire.
Il viaggio può essere turbolento come la nave in mezzo alla burrasca e con un buon equipaggio si possono passare tante intemperie.
I club sono base sicura.
Cerco di preparami, di trovare quella pace e quella consapevolezza indispensabili ad accogliere senza pregiudizio. Non sono sola.
La paura di essere felice. La paura di essere vita.
Le mie emozioni le sento rinate. Il club mi ha dato la forza di credere in me stesso.
Questo corso ha risvegliato in me parole dimenticate: accettazione, consapevolezza, turbolenze, relazioni, andare oltre.
Una stupenda sensazione, forte e toccante. L’importanza di non giudicarsi e non giudicare gli altri.
Ritengo questi incontri importanti per me, è un ulteriore e diverso modo di parlare delle mie difficoltà e della necessità di affrontarle insieme.
Dopo un iniziale imbarazzo ho avvertito una piacevole sensazione di leggerezza, perché sono riuscita a liberami di pesi emotivi.
La forza del cambiamento non è solo figlia del ragionamento ma anche della mia disponibilità a sacrificare una parte di me, nell’ottica di un cambiamento realmente radicale.
Tutte le certezze che mi accompagnavano il primo giorno, si sgretolano, lasciando spazio a nuove percezioni.
Nei club, in questa settimana, ho fatto l’esperienza di ascoltare ed essere ascoltata.
Perdere il controllo di sé mi ha coinvolto emotivamente, sento la necessità di rivedere alcuni parametri della mia esistenza.
Il confronto con gli altri mi stanno insegnando che bisogna guardarsi dentro, ascoltare le proprie emozioni e comunicarle.
Come persona non credevo di provare queste emozioni cosi forti, questa esperienza mi sta dando energia e sta rafforzando il mio carattere.
Bisogna saper, voler e poter guardare avanti oltre le proprie problematiche.
Ho visto rispetto alle persone buone relazioni, mi ritengo soddisfatto e felice di aver partecipato a questo corso
Questo corso mi ha dato nuove aspettative per me stesso e per la mia famiglia.
Ho perso qualcosa che mi aveva limitato nell’approccio alle persone care della mia vita.
All’interno del gruppo posso riconoscere attraverso gli altri il mio sé.
Della mia diversità invece ho fatto un punto di forza e ritengo che essere tale sia stata la mia fortuna.
Non è stata immediata la scelta di partecipare al corso ma se sono qui ora è perché è stata più forte l’esigenza di rinnovare la mia certezza del “fino ai fiori!”.
Dopo tutte queste riflessioni, emozioni e cambiamenti ho capito che l’intruso in questo corso non ero io ma “l’alcol in me”.
C’è molto da lavorare a livello interiore. Ho incontrato bella gente che mi ha fatto aprire gli occhi anche sul mondo che mi circonda.
Ho avuto diverse turbolenze che invece di bloccarmi mi hanno dato forza e consapevolezza. Il bello della mia vita sono il cambiamento e la trasformazione.